A luglio l'occupazione e' diminuita di 172 mila unita' rispetto a luglio 2009 (-0,7%). Lo rileva l'Istat sottolineando che rispetto a giugno si e' registrato un calo di 18 mila unita' (-0,1%).
A luglio 2010, segnala l'Istat, l'occupazione maschile risulta stabile rispetto a giugno ma registra un calo dello 0,8% (115.000 unita' in meno) rispetto al luglio 2009. L'occupazione femminile diminuisce dello 0,2% rispetto a giugno e dello 0,6% (57.000 unita' in meno) rispetto al luglio 2009. Il tasso di occupazione maschile risulta pari al 67,9%, invariato rispetto a giugno ma in calo di 0,8 punti rispetto al luglio 2009. Il tasso di occupazione femminile a luglio era al 46% in lieve calo rispetto a giugno e piu' basso di 0,5 punti percentuali rispetto a luglio 2009.
Aumenta in maniera consistente il numero degli inattivi nel complesso (+76.000 unita' rispetto a giugno e +153.000 rispetto a luglio 2009) ma il dato riguarda soprattutto gli uomini con 44.000 inattivi in piu' sul mese precedente (+0,9%) e 93.000 (+1,8%) sul luglio 2009. Le donne inattive tra i 15 e i 64 anni sono aumentate di 31.000 unita' (+0,3% rispetto a giugno) e di 60.000 unita' (+0,6%) rispetto a luglio 2009. Nel complesso le persone inattive tra i 15 e i 64 anni sono quasi 15 milioni (14 milioni e 948 mila) ma tra questi oltre 5 milioni e 236 mila sono uomini. Gli occupati complessivi sono 22 milioni 886 mila mentre le persone in cerca di occupazione sono 2 milioni 105 mila.
martedì 31 agosto 2010
lunedì 30 agosto 2010
6000 siciliani stanno ristrutturando casa
Nei primi sette mesi dell’anno, oltre 6.000 contribuenti siciliani hanno inviato all’Agenzia delle Entrate una comunicazione di inizio attività per usufruire della detrazione del 36% sulle spese sostenute per ristrutturazioni edilizie.
A livello provinciale, 1.723 richieste hanno interessato Palermo, seguita da Messina con 1.248, Catania con 1.158, Siracusa con 500, Trapani con 416, Ragusa con 326, Agrigento con 264, Caltanissetta con 239 ed infine Enna con 213.
A livello provinciale, 1.723 richieste hanno interessato Palermo, seguita da Messina con 1.248, Catania con 1.158, Siracusa con 500, Trapani con 416, Ragusa con 326, Agrigento con 264, Caltanissetta con 239 ed infine Enna con 213.
domenica 29 agosto 2010
Bossi esce dal cilindro la Lega Sud!
Bossi e le sue becere battute per fare pubblicità alla Lega...Sapete l'ultima sparata del Senatur?!...creare la Lega Sud guidata da Maroni, quindi sotto l'effige della legalità e dell'anti-mafia!!!
venerdì 27 agosto 2010
Chi si aggiudicherà la maggioranza in Senato?
Il punto determinante delle eventuali elezioni anticipate è il Senato. L'articolo 57 della Costituzione, come ricorderete, prevede infatti che i senatori siano eletti su base regionale, e la legge elettorale ha stabilito che alla coalizione vincente sia assegnato un premio di maggioranza locale. Quindi, è regione per regione che Berlusconi dovrà fare i conti con il Paese; conti che, in caso di alleanza Fli-Udc-Mpa-Api, potrebbero non tornare. Ecco perché.
La Val d'Aosta elegge un senatore. Da sempre questo seggio è appannaggio dell'Union Valdôtaine, che dopo anni di apparentamenti con il centrosinistra alle Europee del 2009 si è schierata con il Pdl. In realtà, però, non mi stupirei se l'Uv si alleasse con Fli-Udc-Mpa-Api.
Il Piemonte elegge 22 senatori. La coalizione vincente ne ottiene 13. Alle Politiche del 2008 il Pdl e la Lega ottennero il 47,54%, contro il 38,19% del centrosinistra. Fra i partiti minori si segnalano il 3,32% de La Sinistra L'Arcobaleno e il 5,29 dell'Udc. Se dunque Pd e Idv riuscissero ad allearsi con la sinistra, partirebbero da uno svantaggio di sei punti cioè poco più della metà di quanto 4 anni fa ottenne Alleanza Nazionale. Se Fini riuscisse a portare con sé metà del partito il premio di maggioranza sarebbe in bilico.
La Lombardia elegge 47 senatori, 26 dei quali vanno alla coalizione vincente. Nel 2008 il centrodestra ottenne un risultato insindacabile: 55,12% contro il 32,02% del centrosinistra. Troppa distanza perché il 9,75% ottenuto da tutta Alleanza Nazionale nel 2006 possa cambiare la situazione. Ma la defezione dei finiani potrebbe almeno ridurre il numero di senatori ottenuti dal centrodestra, capace di andare oltre il premio di maggioranza e raggiungere quota 30 seggi.
Il Trentino Alto Adige elegge 7 senatori, ma senza premio di maggioranza. Due anni fa la Svp, da sempre nel centrosinistra, ne ottenne 4. Quattro anni fa ne incassò 5.
Al Veneto spettano 24 senatori, 14 dei quali sono assegnati alla coalizione vincente. Anche in questo caso il divario è tale che nel 2008 il centrodestra ottenne un senatore in più del premio di maggioranza. Pdl e Lega, infatti, arrivavano insieme al 54,36%, un'enormità rispetto al modesto 31,59% del centrosinistra. AN, qui, conta di più che in Lombardia (nel 2006 ottenne l'11,48%), ma comunque non può far cambiare la situazione.
Dal Friuli Venezia Giulia approdano a Palazzo Madama 7 senatori, 4 dei quali provenienti dallo schieramento vincente. Nel 2008 la vittoria fu appannaggio del centrodestra, votato dal 48,47% degli elettori contro il 36,15% del centrosinistra, il 2,99% della sinistra e il 6,02% dell'Udc. Il centrosinistra unito, quindi, potrebbe partire da uno svantaggio del 10,33%. Fini, dunque, per non far vincere Berlusconi dovrebbe portare con sé i due terzi di quel 15,57% ottenuto da AN nel 2006. La situazione sarebbe differente se il centrosinistra riuscisse ad allearsi anche con l'Udc, ma lo scenario al momento sembra improbabile.
In Liguria, a sorpresa, due anni fa vinse il centrodestra, che ottenne così il premio di maggioranza di 5 senatori (su 8). Qui, però, la situazione può essere ribaltata: il centrodestra, infatti, ottenne il 44,12%, appena l'1,04% in più del centrosinistra, che però stavolta dovrebbe poter contare sulla sinistra (3,52%). Giusto per la cronaca, nel 2006 AN ottenne l'11,31%.
L'Emilia Romagna, che può contare su 21 senatori, ha un premio di maggioranza di 12 seggi. Nel 2008 il centrosinistra vinse con il 49,41% con il 36,57% del centrodestra. Il 3,78% della sinistra e il 4,61% dell'Udc sono ininfluenti, perché il tredicesimo senatore non scattò neanche nel 2006, quando ottenne il 59,43% (anche se in realtà bisognerebbe tener conto anche del risultato dell'avversario, ma non mi sembra il caso di rendere ancora più complicato questo post con un ragionamento sul metodo d'Hondt).
La Toscana ha una situazione analoga, ma qualche seggio in meno: 18, con un premio di maggioranza fissato a 10. Nel 2008 il centrosinistra, grazie a un consenso del 50,47% degli elettori contro il 34,4 del centrodestra, ottenne 11 senatori. Un risultato che potrebbe diventare più pesante sommato al 5,12% della sinistra (l'Udc, invece, ottenne il 4,16%). Per la cronaca: qui 4 anni fa An aveva il 12,67%.
L'Umbria ha 7 senatori, di cui 4 riservati alla coalizione vincente. Nel 2008 il centrosinistra vinse con il 47,54% contro il 36,68% del centrodestra (3,97% per La Sinistra Arcobaleno, 4,74% per l'Udc). AN, invece, nel 2006 ottenne il 15,24%. Circostanza, questa, che fa pensare alla possibilità che un'eventuale coalizione Fli-Mpa-Udc-Api possa strappare un senatore al Pdl, lasciandolo così a quota 2.
Nelle Marche i senatori sono 8; 5 spettano a chi vince. Due anni fa il centrosinistra vinse con il 46,38% contro il 38,43% dei berlusconiani (3,1% per La Sinistra Arcobaleno, 6,04% per l'Udc). Anche qui i finiani, forti del 14,41% ottenuto da AN nel 2006, potrebbero strappare a Berlusconi uno dei tre senatori spettanti alla minoranza; anche se, dando a Fini il 50% di AN, la partita si gioca sul filo del singolo voto.
Il Lazio è una delle regioni-chiave, visto che qui vengono eletti ben 27 senatori (15 alla maggioranza). Due anni fa vinse Berlusconi, ma d'un soffio: 44,18 (fra l'altro dovuto, sebbene solo per uno 0,28%, anche al Movimento per l'Autonomia) contro 41,41%. Basterebbe il 3,29% della sinistra per ribaltare la situazione (l'Udc, invece, ottenne il 4,81%), ma per esser più sicuri basta controllare i dati del 2006: AN era accreditata di un succulento 18,79%.
L'Abruzzo è un'altra regione in cui il centrodestra vinse sul filo di lana, ottenendo il premio di maggioranza di 4 senatori (su 7): 43,59% (con gli autonomisti all'1,18) contro il 40,98% del centrosinistra. Ancora una volta sarebbe sufficiente la sinistra (3,14%), ma anche in questo caso AN aveva una percentuale a due cifre, il 14,16%.
Il Molise è sostanzialmente neutro: i senatori sono 2, non è previsto premio di maggioranza e in genere le due coalizioni si dividono la posta: per la cronaca, sia nel 2008 che nel 2006 vinse il centrosinistra. Ancora per la cronaca, Fli-Udc-Mpa-Api non dovrebbero essere in grado di impensierire Berlusconi.
La Campania, invece, dovrebbe restare nelle mani di Berlusconi, che due anni fa si impose con il 51,07% (comprensivo del MPA al 2,29%) e ottenne così 18 senatori (su 30), uno in più del premio di maggioranza. Il centrosinistra, invece, si accontentò di un misero 33,93%, che anche sommato al 2,71% della sinistra sarebbe troppo lontano dal centrodestra. AN, infatti, nel 2006 si fermò al 14,2%.
In Puglia la situazione è più imprevedibile: i 12 senatori del premio di maggioranza (su 21) potrebbero andare sia all'uno che all'altro schieramento. Due anni fa, però, a vincere fu il centrodestra, forte di un 47,71% dovuto per l'1,68% a Raffaele Lombardo contro il 36,01% del centrosinistra, che sommato al 2,94% della sinistra arriverebbe al 38,95%. Sulla carta la metà del 13,12% ottenuto da AN nel 2006 basterebbe a portare le due coalizioni al testa a testa, ma bisogna considerare che due anni fa il Pdl schierò come capolista Adriana Poli Bortone, oggi più vicina al centro, e che un'eventuale candidatura di Nichi Vendola trainerebbe il centrosinistra.
Ben più agevole per il centrosinistra dovrebbe essere invece la conquista della Basilicata, che già nel 2008 premiò Veltroni con i 4 senatori (su 7) spettanti alla coalizione più votata. Il centrosinistra ottenne il 44,62% contro il 37,04% del centrodestra, che però poteva contare anche su uno 0,54% del partito di Lombardo. Se Pd e Idv si alleassero con la sinistra, due anni fa ferma al 3,43%, il distacco potrebbe arrivare anche a 10 punti percentuali. Fli-Mpa-Api-Udc, inoltre, potrebbero provare a strappare senatori a Berlusconi, visto che l'Udc parte dal 6,57% di due anni fa e Fli dall'11,57% ottenuto da AN nel 2006.
Più sul filo di lana la Calabria, che però potrebbe vedere ribaltarsi il risultato di due anni fa, quando il centrodestra si impose con il 44,61% (MPA al 2,47%), ottenendo il premio di maggioranza di 6 senatori su 10 e battendo il 36,62% del centrosinistra. A quest'ultimo risultato, però, si potrebbe sommare il 3,26% della sinistra, mentre Fli, forte dell'11,21% ottenuto da AN nel 2006, potrebbe rosicchiare un buon 5% al centrodestra e addirittura cercare di strappare uno dei 4 senatori di minoranza grazie al lusinghiero 7,94% ottenuto dall'Udc e, appunto, al buon dato dell'MPA.
Complessa, fin quasi al paradosso, la situazione della Sicilia, tradizionale roccaforte di Berlusconi. Due anni fa il centrodestra si impose a mani basse, ottenendo i 15 senatori (su 26) assegnati ai vincitori: il centrodestra arrivò al 54,7%, ma un buon 7,87% arrivava dalle riserve di Raffaele Lombardo. Il centrosinistra, invece, si fermò al 28,86%, che anche sommato al 2,58% della sinistra lo farebbe arrivare solo al 31,44%. Ma c'è un elemento imprevibile: Fli, che parte dal 10,7 ottenuto da AN nel 2006, potrebbe attestarsi intorno al 5-6%, che sommato al 7,87% di Lombardo, agli spiccioli rutelliani e soprattuto al 9,61% ottenuto da Cuffaro e soci due anni fa, potrebbe diventare un terzo polo dignitoso. Regna insomma l'imprevedibilità, con il centrodestra intorno al 40%, il centrosinistra al 31,44 e il terzo polo al 22%. In generale, però, se i dati fossero confermati Berlusconi vincerebbe (a meno di un'improbabile alleanza Pd-Idv-sinistra-Udc).
La Sardegna, invece, potrebbe passare di mano: due anni fa i berlusconiani ottennero 5 senatori su 9 con il 43,74% (Mpa allo 0,57%) contro il 40,43% del centrosinistra, che già soltanto con i voti della sinistra (3,32%) sorpasserebbe l'avversario. Da tenere in considerazione il 5,56% dell'Udc e il 12,94% ottenuto da AN 4 anni fa.
Restano da considerare i senatori all'estero, ma su questo fronte una comparazione non è possibile. Diamo per confermati i risultati di due anni fa: un pareggio 3-3.
Riassumendo:
Se tutte le regioni in bilico andassero a Berlusconi, se i finiani non riuscissero a strappargliene neanche una e se gli exploit di Lombardia, Veneto e Campania fossero ripetuti, il centrodestra avrebbe 165 senatori (appena sette in più della maggioranza necessaria al Senato). Dunque, nello scenario più ottimistico, per Berlusconi, il Paese sarebbe comunque ingovernabile. Ecco perché, ad oggi, Berlusconi frena sulle elezioni anticipate; nella migliore delle ipotesi otterrebbe una maggioranza troppo risicata quindi troppo esposta al rischio di un governo tecnico che sarebbe la sua fine politica.
Fonte: http://unblogemezzo.splinder.com. Licenza: cc-by-sa 3.0.
La Val d'Aosta elegge un senatore. Da sempre questo seggio è appannaggio dell'Union Valdôtaine, che dopo anni di apparentamenti con il centrosinistra alle Europee del 2009 si è schierata con il Pdl. In realtà, però, non mi stupirei se l'Uv si alleasse con Fli-Udc-Mpa-Api.
Il Piemonte elegge 22 senatori. La coalizione vincente ne ottiene 13. Alle Politiche del 2008 il Pdl e la Lega ottennero il 47,54%, contro il 38,19% del centrosinistra. Fra i partiti minori si segnalano il 3,32% de La Sinistra L'Arcobaleno e il 5,29 dell'Udc. Se dunque Pd e Idv riuscissero ad allearsi con la sinistra, partirebbero da uno svantaggio di sei punti cioè poco più della metà di quanto 4 anni fa ottenne Alleanza Nazionale. Se Fini riuscisse a portare con sé metà del partito il premio di maggioranza sarebbe in bilico.
La Lombardia elegge 47 senatori, 26 dei quali vanno alla coalizione vincente. Nel 2008 il centrodestra ottenne un risultato insindacabile: 55,12% contro il 32,02% del centrosinistra. Troppa distanza perché il 9,75% ottenuto da tutta Alleanza Nazionale nel 2006 possa cambiare la situazione. Ma la defezione dei finiani potrebbe almeno ridurre il numero di senatori ottenuti dal centrodestra, capace di andare oltre il premio di maggioranza e raggiungere quota 30 seggi.
Il Trentino Alto Adige elegge 7 senatori, ma senza premio di maggioranza. Due anni fa la Svp, da sempre nel centrosinistra, ne ottenne 4. Quattro anni fa ne incassò 5.
Al Veneto spettano 24 senatori, 14 dei quali sono assegnati alla coalizione vincente. Anche in questo caso il divario è tale che nel 2008 il centrodestra ottenne un senatore in più del premio di maggioranza. Pdl e Lega, infatti, arrivavano insieme al 54,36%, un'enormità rispetto al modesto 31,59% del centrosinistra. AN, qui, conta di più che in Lombardia (nel 2006 ottenne l'11,48%), ma comunque non può far cambiare la situazione.
Dal Friuli Venezia Giulia approdano a Palazzo Madama 7 senatori, 4 dei quali provenienti dallo schieramento vincente. Nel 2008 la vittoria fu appannaggio del centrodestra, votato dal 48,47% degli elettori contro il 36,15% del centrosinistra, il 2,99% della sinistra e il 6,02% dell'Udc. Il centrosinistra unito, quindi, potrebbe partire da uno svantaggio del 10,33%. Fini, dunque, per non far vincere Berlusconi dovrebbe portare con sé i due terzi di quel 15,57% ottenuto da AN nel 2006. La situazione sarebbe differente se il centrosinistra riuscisse ad allearsi anche con l'Udc, ma lo scenario al momento sembra improbabile.
In Liguria, a sorpresa, due anni fa vinse il centrodestra, che ottenne così il premio di maggioranza di 5 senatori (su 8). Qui, però, la situazione può essere ribaltata: il centrodestra, infatti, ottenne il 44,12%, appena l'1,04% in più del centrosinistra, che però stavolta dovrebbe poter contare sulla sinistra (3,52%). Giusto per la cronaca, nel 2006 AN ottenne l'11,31%.
L'Emilia Romagna, che può contare su 21 senatori, ha un premio di maggioranza di 12 seggi. Nel 2008 il centrosinistra vinse con il 49,41% con il 36,57% del centrodestra. Il 3,78% della sinistra e il 4,61% dell'Udc sono ininfluenti, perché il tredicesimo senatore non scattò neanche nel 2006, quando ottenne il 59,43% (anche se in realtà bisognerebbe tener conto anche del risultato dell'avversario, ma non mi sembra il caso di rendere ancora più complicato questo post con un ragionamento sul metodo d'Hondt).
La Toscana ha una situazione analoga, ma qualche seggio in meno: 18, con un premio di maggioranza fissato a 10. Nel 2008 il centrosinistra, grazie a un consenso del 50,47% degli elettori contro il 34,4 del centrodestra, ottenne 11 senatori. Un risultato che potrebbe diventare più pesante sommato al 5,12% della sinistra (l'Udc, invece, ottenne il 4,16%). Per la cronaca: qui 4 anni fa An aveva il 12,67%.
L'Umbria ha 7 senatori, di cui 4 riservati alla coalizione vincente. Nel 2008 il centrosinistra vinse con il 47,54% contro il 36,68% del centrodestra (3,97% per La Sinistra Arcobaleno, 4,74% per l'Udc). AN, invece, nel 2006 ottenne il 15,24%. Circostanza, questa, che fa pensare alla possibilità che un'eventuale coalizione Fli-Mpa-Udc-Api possa strappare un senatore al Pdl, lasciandolo così a quota 2.
Nelle Marche i senatori sono 8; 5 spettano a chi vince. Due anni fa il centrosinistra vinse con il 46,38% contro il 38,43% dei berlusconiani (3,1% per La Sinistra Arcobaleno, 6,04% per l'Udc). Anche qui i finiani, forti del 14,41% ottenuto da AN nel 2006, potrebbero strappare a Berlusconi uno dei tre senatori spettanti alla minoranza; anche se, dando a Fini il 50% di AN, la partita si gioca sul filo del singolo voto.
Il Lazio è una delle regioni-chiave, visto che qui vengono eletti ben 27 senatori (15 alla maggioranza). Due anni fa vinse Berlusconi, ma d'un soffio: 44,18 (fra l'altro dovuto, sebbene solo per uno 0,28%, anche al Movimento per l'Autonomia) contro 41,41%. Basterebbe il 3,29% della sinistra per ribaltare la situazione (l'Udc, invece, ottenne il 4,81%), ma per esser più sicuri basta controllare i dati del 2006: AN era accreditata di un succulento 18,79%.
L'Abruzzo è un'altra regione in cui il centrodestra vinse sul filo di lana, ottenendo il premio di maggioranza di 4 senatori (su 7): 43,59% (con gli autonomisti all'1,18) contro il 40,98% del centrosinistra. Ancora una volta sarebbe sufficiente la sinistra (3,14%), ma anche in questo caso AN aveva una percentuale a due cifre, il 14,16%.
Il Molise è sostanzialmente neutro: i senatori sono 2, non è previsto premio di maggioranza e in genere le due coalizioni si dividono la posta: per la cronaca, sia nel 2008 che nel 2006 vinse il centrosinistra. Ancora per la cronaca, Fli-Udc-Mpa-Api non dovrebbero essere in grado di impensierire Berlusconi.
La Campania, invece, dovrebbe restare nelle mani di Berlusconi, che due anni fa si impose con il 51,07% (comprensivo del MPA al 2,29%) e ottenne così 18 senatori (su 30), uno in più del premio di maggioranza. Il centrosinistra, invece, si accontentò di un misero 33,93%, che anche sommato al 2,71% della sinistra sarebbe troppo lontano dal centrodestra. AN, infatti, nel 2006 si fermò al 14,2%.
In Puglia la situazione è più imprevedibile: i 12 senatori del premio di maggioranza (su 21) potrebbero andare sia all'uno che all'altro schieramento. Due anni fa, però, a vincere fu il centrodestra, forte di un 47,71% dovuto per l'1,68% a Raffaele Lombardo contro il 36,01% del centrosinistra, che sommato al 2,94% della sinistra arriverebbe al 38,95%. Sulla carta la metà del 13,12% ottenuto da AN nel 2006 basterebbe a portare le due coalizioni al testa a testa, ma bisogna considerare che due anni fa il Pdl schierò come capolista Adriana Poli Bortone, oggi più vicina al centro, e che un'eventuale candidatura di Nichi Vendola trainerebbe il centrosinistra.
Ben più agevole per il centrosinistra dovrebbe essere invece la conquista della Basilicata, che già nel 2008 premiò Veltroni con i 4 senatori (su 7) spettanti alla coalizione più votata. Il centrosinistra ottenne il 44,62% contro il 37,04% del centrodestra, che però poteva contare anche su uno 0,54% del partito di Lombardo. Se Pd e Idv si alleassero con la sinistra, due anni fa ferma al 3,43%, il distacco potrebbe arrivare anche a 10 punti percentuali. Fli-Mpa-Api-Udc, inoltre, potrebbero provare a strappare senatori a Berlusconi, visto che l'Udc parte dal 6,57% di due anni fa e Fli dall'11,57% ottenuto da AN nel 2006.
Più sul filo di lana la Calabria, che però potrebbe vedere ribaltarsi il risultato di due anni fa, quando il centrodestra si impose con il 44,61% (MPA al 2,47%), ottenendo il premio di maggioranza di 6 senatori su 10 e battendo il 36,62% del centrosinistra. A quest'ultimo risultato, però, si potrebbe sommare il 3,26% della sinistra, mentre Fli, forte dell'11,21% ottenuto da AN nel 2006, potrebbe rosicchiare un buon 5% al centrodestra e addirittura cercare di strappare uno dei 4 senatori di minoranza grazie al lusinghiero 7,94% ottenuto dall'Udc e, appunto, al buon dato dell'MPA.
Complessa, fin quasi al paradosso, la situazione della Sicilia, tradizionale roccaforte di Berlusconi. Due anni fa il centrodestra si impose a mani basse, ottenendo i 15 senatori (su 26) assegnati ai vincitori: il centrodestra arrivò al 54,7%, ma un buon 7,87% arrivava dalle riserve di Raffaele Lombardo. Il centrosinistra, invece, si fermò al 28,86%, che anche sommato al 2,58% della sinistra lo farebbe arrivare solo al 31,44%. Ma c'è un elemento imprevibile: Fli, che parte dal 10,7 ottenuto da AN nel 2006, potrebbe attestarsi intorno al 5-6%, che sommato al 7,87% di Lombardo, agli spiccioli rutelliani e soprattuto al 9,61% ottenuto da Cuffaro e soci due anni fa, potrebbe diventare un terzo polo dignitoso. Regna insomma l'imprevedibilità, con il centrodestra intorno al 40%, il centrosinistra al 31,44 e il terzo polo al 22%. In generale, però, se i dati fossero confermati Berlusconi vincerebbe (a meno di un'improbabile alleanza Pd-Idv-sinistra-Udc).
La Sardegna, invece, potrebbe passare di mano: due anni fa i berlusconiani ottennero 5 senatori su 9 con il 43,74% (Mpa allo 0,57%) contro il 40,43% del centrosinistra, che già soltanto con i voti della sinistra (3,32%) sorpasserebbe l'avversario. Da tenere in considerazione il 5,56% dell'Udc e il 12,94% ottenuto da AN 4 anni fa.
Restano da considerare i senatori all'estero, ma su questo fronte una comparazione non è possibile. Diamo per confermati i risultati di due anni fa: un pareggio 3-3.
Riassumendo:
Se tutte le regioni in bilico andassero a Berlusconi, se i finiani non riuscissero a strappargliene neanche una e se gli exploit di Lombardia, Veneto e Campania fossero ripetuti, il centrodestra avrebbe 165 senatori (appena sette in più della maggioranza necessaria al Senato). Dunque, nello scenario più ottimistico, per Berlusconi, il Paese sarebbe comunque ingovernabile. Ecco perché, ad oggi, Berlusconi frena sulle elezioni anticipate; nella migliore delle ipotesi otterrebbe una maggioranza troppo risicata quindi troppo esposta al rischio di un governo tecnico che sarebbe la sua fine politica.
Fonte: http://unblogemezzo.splinder.com. Licenza: cc-by-sa 3.0.
giovedì 26 agosto 2010
Berlusconi vs Fini: 30-7
Secondo un sondaggio operato da Crespi Ricerche, oggi 26-08-2010, il PDL di Berlusconi è dato al 30% mentre il partito di Fini è sceso al 7% registrando un -2,5% rispetto al mese scorso.
Di seguito verranno presentate le percentuali dei vari partiti.
Di seguito verranno presentate le percentuali dei vari partiti.
La galleria più sicura d'Italia? In Sicilia ovviamente!!!
Leggete...crederete, racconterete, stupirete, commenterete!!!
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/100938/sorpresa-sicilia-galleria-sicura-ditalia.htm
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/100938/sorpresa-sicilia-galleria-sicura-ditalia.htm
PDL (On. Leanza) vs Generazione Italia (Pres. Monaco): 5-0
Il consiglio di Giustizia Amministrativa ha emesso il suo verdetto...Salvo La Porta (PDL) dovrebbe sostituire Sergio Malfitano (PDL Sicilia) in consiglio provinciale. Così, i consiglieri del PDL diventeranno 5 (Maurizio Abbate, Salvatore Ferrara, Salvo La Porta, Giuseppe Regalbuto, Francesco Spedale) contro i zero di Generazione Italia capeggiata dal Presidente Monaco. Una sconfitta pesante che da un lato esalta la leadership del PDL mentre dall'altro induce Generazione Italia a rivedere il suo minuscolo organico al fine di non retrocedere in serie B...
sabato 21 agosto 2010
Il Partito Democratico andrà casa per casa!
Tra settembre e ottobre 2010 il Partito Democratico organizzerà la più grande mobilitazione porta per porta che il partito abbia mai promosso! Lo annuncia un comunicato del partito spiegando che sarà il segretario Bersani a lanciare la manifestazione alla Festa nazionale del PD (dal 28 agosto a Torino). Chi non è stato mai fregato da un venditore porta per porta?! Il PD proporrà i soliti contratti con clausole truffaldine!!
venerdì 20 agosto 2010
Zichichi contrario alle trivellazioni della BP nel Mediterraneo!
domenica 15 agosto 2010
sabato 14 agosto 2010
Aumenta il debito delle famiglie siciliane, ma cresce meno rispetto al resto d'Italia!
Cresce l'indebitamento delle famiglie siciliane, ma sempre meno di quello del resto d'Italia!!
Siamo come le formiche della nota novella oppure non possiamo neanche permetterci un indebitamento?? Penso che i debiti dei siciliani, ormai, siano solo dovuti all'acquisto di beni di prima necessità, diversamente da quelli generati nel resto d'Italia che nascono da bisogni secondari, se non anche terziari!! Non mi stupisce il fatto che Enna, con i suoi 7597 euro, sia la provincia con indebitamento, per famiglia, meno pronunciato !!
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/economia/99810/aumenta-debito-delle-famiglie-siciliane-cresce-meno-rispetto-resto-ditalia.htm
Siamo come le formiche della nota novella oppure non possiamo neanche permetterci un indebitamento?? Penso che i debiti dei siciliani, ormai, siano solo dovuti all'acquisto di beni di prima necessità, diversamente da quelli generati nel resto d'Italia che nascono da bisogni secondari, se non anche terziari!! Non mi stupisce il fatto che Enna, con i suoi 7597 euro, sia la provincia con indebitamento, per famiglia, meno pronunciato !!
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/economia/99810/aumenta-debito-delle-famiglie-siciliane-cresce-meno-rispetto-resto-ditalia.htm
giovedì 12 agosto 2010
La Porta chiude la porta in faccia a Monaco!
Il Prof. Salvo La Porta, ex sindaco di Leonforte nonchè ex esponente di AN, lascia Monaco e afferma di stare col PDL, anzi con "Silvio"!
Per la miopia politica del presidente Monaco e dei suoi più fidati amici, i quali pensano semplicemente ai propri interessi senza curarsi di quelli dell'intera collettività provinciale, AN perde un autorevole esponente di partito!!
Per la miopia politica del presidente Monaco e dei suoi più fidati amici, i quali pensano semplicemente ai propri interessi senza curarsi di quelli dell'intera collettività provinciale, AN perde un autorevole esponente di partito!!
MONACO - A = MONCO di una maggioranza!!
Monaco non ha più una maggioranza in consiglio...
Cari amici, sappiate che quello lì è il minore dei mali!! all'orizzonte, ci sono problemi peggiori!! Secondo le ultime indiscrezioni l'amministrazione, con la sua nuova giunta tecnica, ha permesso la perdita di 8 milioni di euro per la viabilità provinciale!! significa continuare a mantenere in apnea il settore dell'edilizia che, grazie alla crisi degli ultimi anni, ha risentito più degli altri della crisi dal momento che la gente preferisce non ristrutturare la casa piuttosto che mangiare, oppure preferisce non rifare il prospetto piuttosto che andare in vacanza, o ancora preferisce lasciare la stradella, per arrivare in campagna, in sterrato piuttosto che andare al cinema...
Cari amici, sappiate che quello lì è il minore dei mali!! all'orizzonte, ci sono problemi peggiori!! Secondo le ultime indiscrezioni l'amministrazione, con la sua nuova giunta tecnica, ha permesso la perdita di 8 milioni di euro per la viabilità provinciale!! significa continuare a mantenere in apnea il settore dell'edilizia che, grazie alla crisi degli ultimi anni, ha risentito più degli altri della crisi dal momento che la gente preferisce non ristrutturare la casa piuttosto che mangiare, oppure preferisce non rifare il prospetto piuttosto che andare in vacanza, o ancora preferisce lasciare la stradella, per arrivare in campagna, in sterrato piuttosto che andare al cinema...
martedì 10 agosto 2010
Quarto governo Lombardo non alla CHETICHELLA, e speriamo non finisca subito in una CAPPELLA!!!
Oggi Lombardo afferma di non voler varare il Lombardo quater di nascosto, mentre tutti sono a mare o in montagna...solita visione miope del presidente!! non si accorge che i poveri siciliani non possono neanche permettersi una piccola vacanza, quindi sono costretti a leggere di lui, sul giornale nel parco pubblico vicino casa, e commentare il suo scadente operato amministrativo!!
Monaco ha SVOLTATO! ma a sinistra, "RIBALTONANDOSI"!
La nuova giunta tecnica di Monaco nasconde il tradimento, da parte dello stesso presidente, verso l'elettorato che il 15-16 giugno 2008 ha sancito che il centro-destra dovesse governare la provincia regionale di Enna. Il presidente Monaco, per meri interessi personali, ha tradito la volontà del popolo ennese e di tutta la provincia, venendo meno alla fiducia ripostagli; ha preferito allearsi con il centro-sinistra piuttosto che dimettersi così da rimettere il mandato nelle mani del popolo.
lunedì 9 agosto 2010
Monaco e la "Giunta Balneare"
Girando per la provincia ho sentito più di una persona definire la giunta tecnica di Monaco, una "Giunta Balneare"! Sarà perchè durerà fino a settembre...o sarà perchè Monaco ha l'acqua alla gola...o perchè lo stesso presidente naviga in acque poco tranquille...
Il fatto incontrovertibile è che Monaco ha bisogno di un bel salvagente perchè altrimenti rischia di AN-negare!
Il fatto incontrovertibile è che Monaco ha bisogno di un bel salvagente perchè altrimenti rischia di AN-negare!
sabato 7 agosto 2010
Disastro Sicilia, Pil mai così giù negli ultimi 40 anni. Nel 2009 crollo del 3,6 %. Maxi debito della Regione.
E meno male che per Lombardo era tutto apposto!!!!!
Leggete e rabbrividite!
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/economia/99134/sicilia-negli-ultimi-anni-2009-crollo-cento.htm
Leggete e rabbrividite!
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/economia/99134/sicilia-negli-ultimi-anni-2009-crollo-cento.htm
La Giunta tecnica
Vorrei sapere se esiste un albo a cui attingere per definire una probabile Giunta tecnica!?
Forse Monaco in questi due anni di amministrazione ha creato questo servizio per la collettività?
Deduco, dunque, che il presidente abbia attinto a tale albo per nominare i suoi "neutrali" assessori...
Sveli a tutti questa lista così, in un futuro, tutti i partiti potranno usufruire di tale risorsa!
Forse Monaco in questi due anni di amministrazione ha creato questo servizio per la collettività?
Deduco, dunque, che il presidente abbia attinto a tale albo per nominare i suoi "neutrali" assessori...
Sveli a tutti questa lista così, in un futuro, tutti i partiti potranno usufruire di tale risorsa!
De-Generazione Italia
Il movimento di Fini è presente anche ad Enna!!!Ohhhhh!!!E che movimento!!!
Un movimento che, fra la gente, non si vede essendo costituito da non più di dieci simpatizzanti (che fa rima con agonizzanti) però, in compenso, scrive comunicati di critiche e giudizi su ciò che non conosce con lo scopo, o l'onere che dir si voglia, di difendere il "buon operato" del presidente della provincia Monaco.
Un movimento che, fra la gente, non si vede essendo costituito da non più di dieci simpatizzanti (che fa rima con agonizzanti) però, in compenso, scrive comunicati di critiche e giudizi su ciò che non conosce con lo scopo, o l'onere che dir si voglia, di difendere il "buon operato" del presidente della provincia Monaco.
venerdì 6 agosto 2010
Giunta provinciale: PDL "non basta una buona squadra, ma serve un buon capitano!"
Rincaro la dose: "Non basta una buona squadra, ma serve un buon capitano! Potrebbe sopperire alla mancanza...un allenatore preparato! (che di certo non è Dante Ferrari!)"
Le intenzioni di voto dei siciliani
giovedì 5 agosto 2010
Il PDL si conferma compatto!
I 4 consiglieri del PDL (Abbate, Ferrara, Regalbuto, Spedale), oggi in consiglio provinciale, confermano la solidità del gruppo che all'unisono abbandona l'aula consiliare per controversie politico-amministrative con Monaco il quale non riconosce il PDL come suo partito di provenienza quindi tenta di deleggittimare la sua dirigenza!
In Sicilia un governo di responsabilità istituzionale!
Quindi fino adesso non lo è stato?! Certo, è stato il governo di Lombardo: ricco di incarichi esterni, rinnovi di consigli d'amministrazione, blocchi di bandi che non avvantaggiassero solo il MPA...praticamente un governo di responsabilità anti-siciliana!
Monaco "scoMONACato" dal PDL!
In provincia, gli ex AN con a capo Monaco, hanno tradito il mandato elettorale dal momento che si sono alleati con l'opposizione! Vedasi apertura di Paolo Buscemi sulla nuova giunta...
martedì 3 agosto 2010
Tremonti premier di un governo di transizione?!
Domani si voterà la mozione di sfiducia al sottosegretario Caliendo. Se dovesse passare significherebbe che il governo non ha più la maggioranza! In tal caso, il PD con Bersani propone Tremonti premier di un governo di transizione che si ponga il fine di modificare la legge elettorale per andare poi alle elezioni, mentre la Lega pone il veto su qualsivoglia governo tecnico o di transizione.
Berlusconi vs Vendola?
Secondo un sondaggio operato da IPR Marketing pubblicato su Repubblica, Nichi Vendola avrebbe più possibilità di Pier Luigi Bersani a battere Silvio Berlusconi se dovesse essere lui il prossimo candidato premier per il centro-destra. Il sondaggio evidenzia che, alle primarie per il candidato premier del centro-sinistra, vincerebbe di misura Vendola (51% contro il 49% di Bersani), l'ago della bilancia sarebbe l'IDV di Di Pietro che preferisce Vendola (56% degli elettori dell'Italia Dei Valori alle primarie voterebbe Vendola). Da notare, inoltre, che il 49% del totale dell'elettorato di centro-sinistra crede che Vendola abbia più possibilità di battere Berlusconi contro un misero 31% a favore di Bersani (il 20% non aveva un opinione in merito).
Nel 2010 in Sicilia ci saranno 12560 disoccupati a tempo indeterminato in più!
lunedì 2 agosto 2010
Capriccichè torna nel PDL con la coda tra le gambe!
Dopo gli ultimi bollenti giorni, nei quali i finiani hanno creato gruppi autonomi alla camera e al senato, Miccichè anticipa i suoi compagni del gruppo PDL Sicilia che si stanno preparando a lasciarlo solo, annunciando un incontro con Berlusconi dove, secondo lo stesso Miccichè, il presidente del consiglio lo accoglierà a braccia aperte e con un sorriso smagliante!! Secondo il Capriccichè si parlerà del ritorno alla casa madre con minime perdite da parte sua e dei suoi...
domenica 1 agosto 2010
Elezioni nazionali a marzo?
Berlusconi ha fatto male i conti! I finiani sono 33 quindi la maggioranza risulta essere composta da 308/311 deputati...essendo tutta la camera composta da 630 deputati...i conti sono fatti! la maggioranza assoluta è data da 316 deputati quindi la maggioranza ad oggi è minoranza!
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