martedì 30 aprile 2013

2013: Lavoro e stage in banca Unicredit

Ecco le opportunità professionali pubblicate sul sito internet di Unicredit:


  • CONSULENTE JUNIOR UNICREDIT DIRECT - MODENA   
  • INTERNSHIP BUSINESS ANALYST - ITALIA
  • INTERNSHIP - GROUP STRUCTURES, SIZING & GOVERNANCE - ITALIA
  • ADDETTO SERVIZIO CLIENTI - STAGIONE ESTIVA - PIEMONTE, LIGURIA, VAL D'AOSTA        
  • ADDETTO SERVIZIO CLIENTI - STAGIONE ESTIVA - LOMBARDIA     
  • ADDETTO SERVIZIO CLIENTI - STAGIONE ESTIVA - EMILIA ROMAGNA        
  • ADDETTO SERVIZIO CLIENTI - STAGIONE ESTIVA - TOSCANA E UMBRIA   
  • ADDETTO SERVIZIO CLIENT I- STAGIONE ESTIVA - TRENTINO ALTO ADIGE        
  • ADDETTO SERVIZI CLIENTI - STAGIONE ESTIVA - VENETO   
  • INTERNSHIP GROUP STAKEHOLDER & SERVICE INTELLIGENCE - ITALIA
  • ADDETTO SERVIZIO CLIENTI - STAGIONE ESTIVA - LAZIO, ABRUZZO, SARDEGNA   
  • ADDETTO SERVIZIO CLIENTI - STAGIONE ESTIVA - CAMPANIA, PUGLIA, BASILICATA, CALABRIA     
  • JUNIOR ECONOMIC RESEARCH ANALYST - ITALIA
  • INTERNSHIP ANALISI RISCHIOSITA' CONFIDI - ITALIA
  • INTERNSHIP GESTIONE CONTROGARANZIE - FONDO CENTRALE GARANZIE - ITALIA
Per consultare nei dettagli le singole proposte ed eventualmente inviare il cv, basta cliccare sul link che segue: LAVORO, ASSUNZIONI E STAGE IN BANCA UNICREDIT

Boldrini a un deputato durante il voto di fiducia a Letta: ''No, non può anticipare il suo voto per andare a casa; tutti vogliono andare a casa''

"Accetto solo motivazioni d'urgenza, può andare via solo se sta male. Non posso fare deroghe, tutti vogliono andare a casa". Durante la prima chiama per il voto di fiducia al governo, Laura Boldrini ha negato la richiesta di un deputato di anticipare il suo voto per poter andare a casa prima. Una Grande!!!

lunedì 29 aprile 2013

Discorso Letta: Italia e Europa

L’Europa non è il passato, è il viaggio nel quale ci siamo imbarcati per arrivare nel futuro. L’Europa è lo spazio politico con cui rilanciare la speranza che ha animato la nostra società nella ricostruzione del dopoguerra.
L’Europa è il nostro viaggio. La sua storia non è scritta malgrado noi. È scritta da noi. L’orizzonte è europeo, con le università che devono diplomare laureati in grado di lavorare ovunque in Europa, e le imprese che devono inventare prodotti che siano competitivi a livello continentale se non globale. Pensare l’Italia senza l’Europa è la vera limitazione della nostra sovranità, perché porta alla svalutazione più pericolosa, quella di noi stessi. Vivere in questo secolo vuol dire non separare le domande italiane e le risposte europee, nella lotta alla disoccupazione e alla disuguaglianza, nella difesa e nella promozione di tutti i diritti. E soprattutto, l’abbattimento dei muri tra il Nord e il Sud del continente, così come tra il Nord e il Sud dell’Italia.
Il porto a cui il nostro viaggio è rivolto sono gli Stati Uniti d’Europa!

Discorso Letta: ricostruzione della politica

Per cominciare, bisogna recuperare decenza, sobrietà, scrupolo, senso dell’onore e del servizio e, infine, la banalità della gestione di un buon padre di famiglia. Ognuno deve fare la sua parte. A questo fine, per dare l’esempio, il primo atto del Governo sarà quello di eliminare con una norma d’urgenza lo stipendio dei ministri parlamentari che esiste da sempre in aggiunta alla loro indennità.

Discorso Letta: ammortizzatori sociali per i precari e incentivi al pensionamento graduale con part time misto a pensione, con una «staffetta generazionale» per la parallela assunzione di giovani

Dscorso Letta: "il lavoro sarà la prima priorità del mio governo"

Solo col lavoro si può uscire da quest'incubo di impoverimento e imboccare la via di una crescita non fine a se stessa, ma volta a superare le ingiustizie e riportare dignità e benessere.

Discorso Letta: "si cercherà di puntare sul turismo per attrarre investimenti e primo impegno sarà quello di nominare il Commissario unico per l’Expo"

Riflessione su Discorso Letta alla Camera: Come mai non abrogare prima il Porcellum e quindi reintrodurre il mattarellum e po cercare di modificare tale legge elettorale?!

Discorso Letta: verrà abolita la doppia indennità per i ministri!

Discorso Letta: via IMU di giugno e via aumento IVA di luglio!

Discorso Letta: Non si voterà mai più con la vigente legge elettorale, se non si dovesse trovare l'accordo su una sua modifica verrà abrogata

domenica 28 aprile 2013

Governo: Cancellieri a piedi al Quirinale, scortata dalle nipotine

Saccomanni: meno spesa e meno tasse per la crescita

il neo ministro dell'Economia Saccomanni punta a meno spesa e meno tasse per spingere la crescita e far calare il differenziale tra i tassi di interesse sui titoli di Stato italiani e quelli tedeschi dall'attuale livello poco sotto quota 300 "a 100 e anche meno".

sabato 27 aprile 2013

Governo Letta: il ministro dell'istruzione MARIA CHIARA CARROZZA

MARIA CHIARA CARROZZA (Pisa, 16 settembre 1965) è una politica italiana del Partito Democratico. Laureata in fisica e dottore di ricerca in Ingegneria, è Professore ordinario di ingegneria presso la Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna di Pisa, ateneo di cui è stata rettore per due mandati, dal 2007 al 2013. Capolista in Toscana per il Partito Democratico, è stata eletta deputato il 24-25 febbraio 2013.

Governo Letta: il ministro della giustizia ANNA MARIA CANCELLIERI

ANNA MARIA CANCELLIERI (Roma, 22 ottobre 1943) è un prefetto e funzionario italiano. Nata in una famiglia di emigrati italiani in Libia, si è laureata in Scienze Politiche alla Sapienza di Roma. Appena diplomata, entra alla Presidenza del Consiglio grazie a un concorso. Nel 1972 entra nell'amministrazione del ministero dell'Interno. Sono gli anni difficili del terrorismo. Giornalista pubblicista, diventa capoufficio stampa della prefettura di Milano e responsabile del progetto Efficienza, occasione in cui farà valere le sue capacità nel riorganizzare la macchina della Pubblica Amministrazione, intuendo anche le potenzialità dell'informatica. Viene nominata prefetto il 1° settembre 1993. Nel 1994 ricopre l'incarico di commissario straordinario a Parma. Nel corso della sua carriera è stata prefetto di Vicenza, Bergamo, Brescia, Catania, Genova, Parma e Bologna. A Bologna, in soli venti giorni ottiene lo sblocco dell'iter per la costruzione della metropolitana bolognese, riuscendo laddove le tre giunte precedenti avevano fallito. A Catania si segnala per la gestione del delicato periodo che seguì l'uccisione dell'ispettore di polizia Filippo Raciti nel 2007. Nel 2009 lascia l'amministrazione dell'Interno ed è collocata in quiescenza. Nel 2009 ha presieduto la commissione per il piano rifiuti della Regione Siciliana e nello stesso anno il presidente Raffaele Lombardo l'ha nominata commissario al Teatro Bellini di Catania, incarico che ha mantenuto fino al settembre 2010. Dal 17 febbraio 2010 al 24 maggio 2011 è stata nominata commissario prefettizio a Bologna. Dallo scranno più alto di Palazzo D'Accursio ha traghettato il Comune, rimasto senza una guida a causa dello scandalo che travolse il sindaco Flavio Delbono, fino alle nuove elezioni. Dal 16 giugno 2011 fino alla sua nomina a ministro dell'interno è stata Vice Presidente del consiglio di amministrazione di AMT Genova. Dal 20 ottobre 2011 è nuovamente commissario prefettizio a Parma in seguito alle dimissioni del sindaco Pietro Vignali, ma rimane meno di un mese, fino alla nomina a Ministro. Il 16 novembre 2011 è nominata ministro dell'Interno del governo Monti. Nella storia della Repubblica Italiana è la seconda donna in assoluto, dopo Rosa Russo Iervolino, a ricevere la nomina a tale incarico.

Governo Letta: il ministro per la coesione territoriale CARLO TRIGILIA

CARLO TRIGILIA è sociologo, è professore ordinario di sociologia economica nella Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze. E' presidente del corso di laurea in "Analisi e politiche dello sviluppo locale e regionale" (sede di Prato) e direttore del Centro Europeo di Studi sullo Sviluppo Locale e Regionale. Ha insegnato nelle Università di Palermo e di Trento ed è stato "Lauro De Bosis professor" presso la Harvard University. E' stato direttore ed è membro del comitato editoriale della rivista "Stato e Mercato", e del comitato editoriale di "Sviluppo locale". E' socio del Consiglio Italiano per le Scienze Sociali (CSS). Presidente della Fondazione RES / Istituto di Ricerca su Economia e Società in Sicilia. Collabora a "Il Sole 24ore".  Ha studiato lo sviluppo territoriale in Italia con ricerche sulle regioni di piccola impresa della Terza Italia e del Mezzogiorno. (Grandi partiti e piccole imprese, Il Mulino, 1986; Sviluppo senza autonomia. Gli effetti perversi delle politiche nel Mezzogiorno, Il Mulino, 1992). Più di recente si è occupato del tema dello sviluppo locale e dei distretti high-tech in Europa (Changing Governance of Local Economies: Responses of European Local Production Systems, con C. Crouch, P. Le Galès, H. Voelzkow, Oxford University Press, 2004). Negli ultimi anni ha condotto varie ricerche sullo sviluppo locale in Italia e ha pubblicato per Laterza il volume Sviluppo locale. Un progetto per l'Italia , 2005. Al tema delle reti sociali nei processi di innovazione è dedicato il volume Reti sociali e Innovazione. I sistemi locali dell'informatica (curato con F. Ramella per la Firenze University Press, 2006). Attualmente coordina una ricerca su "Geografia e sociologia dell'innovazione in Italia", basata sullo studio dei brevetti e degli inventori (Le strategie dell'innovazione. Indagine sui brevetti europei delle imprese italiane, in «Economia e politica industriale», n.2, 2009 (con Francesco Ramella).  Ha lavorato inoltre sulle origini e gli sviluppi più recenti della sociologia economica. E' autore dell'Introduzione all'edizione italiana della Storia Economica di Max Weber (Donzelli, 1993; riedito nel 2007) e di un manuale alla sociologia economica (Sociologia Economica, Il Mulino, 2002, 2 voll., traduzione in inglese e francese). Di questo testo è uscita nel 2009 una nuova edizione rivista e aggiornata del secondo volume (Sociologia Economica. Temi e percorsi contemporanei. II volume, Il Mulino, 2009). Ha scritto la voce "Economic sociology" per l'«International Encyclopedia of Economic Sociology» (Routledge, 2005). Ha di recente pubblicato per la rivista «Economy and Society» Italy: rise, decline and restructuring of a regionalized capitalism (vol. 38, 2009, con Luigi Burroni).

Governo Letta: il ministro affari Unione Europea MOAVERO MILANESI

MOAVERO MILANESI (Roma, 17 agosto 1954) è un giurista, avvocato e politico italiano. Già giudice di primo grado presso la Corte di giustizia dell'Unione europea in Lussemburgo e collaboratore della Commissione europea in qualità di Direttore Generale del Bureau of European Policy Advisors, dal 16 novembre 2011 è Ministro per gli Affari Europei del Governo Monti. Enzo Moavero Milanesi, la cui famiglia discende da Ferdinando Bocconi, fondatore dell'università milanese intitolata al figlio Luigi, è originario di Cavenago d'Adda, in Provincia di Lodi. Nel 1977 si è laureato con lode in giurisprudenza presso l'università degli Studi di Roma "La Sapienza". In seguito, ha proseguito i suoi studi in Belgio al Collegio d'Europa di Bruges, dove si è specializzato in diritto comunitario. Nel 1983 ha frequentato un corso di diritto internazionale all'Università del Texas di Dallas. Dal 1977 al 1979 ha prestato servizio nella Guardia di Finanza con il grado di tenente, ricevendo un encomio solenne nel corso della sua carriera militare. È stato professore incaricato di diritto comunitario presso l'Università La Sapienza e la LUISS dal 1993 al 1996. In seguito, dal 1996 al 2000, ha insegnato presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano e dal 2002 al 2006 è tornato alla Sapienza. Attualmente è professore di Diritto dell'Unione Europea presso la School of Government dell'università LUISS. Ha ottenuto il suo primo incarico governativo nella XI Legislatura nel primo Governo Amato, nel quale si è occupato di risanamento degli enti pubblici. In seguito, nel 1994, Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato sottosegretario agli Affari europei. Dal 1995 al 2000 è stato scelto quale capo gabinetto da Mario Monti, al tempo commissario europeo, prima al mercato interno e poi alla concorrenza. Dal 2002 al 2005 è stato vice segretario generale della Commissione europea. Candidatosi alle Elezioni politiche italiane del 2013 nella lista Con Monti per l'Italia nel Lazio per il Senato, non viene eletto. Il 30 marzo 2013, seguito delle infruttuose consultazioni per la formazione di un governo, è stato chiamato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a far parte del gruppo ristretto che ha lo scopo di avanzare proposte programmatiche in materia economico-sociale ed europea.

Governo Letta: il ministro degli affari regionali GRAZIANO DELRIO

GRAZIANO DELRIO (Reggio nell'Emilia, 27 aprile 1960) è un politico italiano, attuale sindaco di Reggio Emilia (Pd), il primo dal 1945 a non aver militato nel PCI. Laureato in Medicina, è specializzato in endocrinologia. È docente e ricercatore all'Università di Modena e Reggio Emilia ed ha perfezionato i suoi studi fra la Gran Bretagna ed Israele; è inoltre autore di una produzione scientifica di rilievo che lo ha portato a tenere seminari in America ed in Europa. Ha fondato e presieduto l'Associazione Giorgio La Pira con cui ha promosso numerose iniziative culturali ed allacciato rapporti con il Medioriente. Cattolico, padre di nove figli, ha ricoperto il suo primo incarico istituzionale nel 1999 subentrando al Consigliere Comunale Giuseppe Davoli il quale si dimise perché assunse l'incarico di Assessore in Giunta. Graziano Delrio quindi, primo dei non eletti, prese il suo posto come Consigliere Comunale a Reggio Emilia per il Partito Popolare Italiano. Nel 2000 diventa Consigliere regionale dell'Emilia-Romagna per il Partito Popolare Italiano con oltre 4000 preferenze. In Consiglio regionale ha presieduto la Commissione sanità e politiche sociali. Nel 2001 ha aderito alla Margherita. Alle elezioni comunali del 12 e 13 giugno 2004 è eletto sindaco di Reggio Emilia al primo turno con il 63.2% dei voti. Alle elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009 è stato riconfermato sempre al primo turno con il 52.5 % dei voti. Graziano Delrio è stato vicepresidente dell'ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani dal 2005 al 2011, quando, il 5 ottobre 2011 ne è stato eletto presidente per acclamazione, succedendo così a Sergio Chiamparino ex sindaco di Torino, dopo una competizione interna al Partito Democratico che aveva l'onere di indicare il Presidente ANCI e che vedeva Graziano Delrio contrapposto a Michele Emiliano (quest'ultimo era sostenuto da molti sindaci del sud e da Nichi Vendola, mentre Delrio dalla dirigenza ANCI). Delrio vinse quella competizione che lo portò a divenire presidente ANCI per soli 4 voti (89 Delrio, 85 Emiliano). È membro della Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali. Presiede la campagna nazionale per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera L'Italia sono anch'io promossa da una ventina di associazioni della società civile.

Governo Letta: il vicepremier e ministro degli interni ANGELINO ALFANO

ANGELINO ALFANO (Agrigento, 31 ottobre 1970) è un politico italiano, primo segretario nazionale del Popolo della Libertà. Laureato in giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove è stato ospite del collegio "Cardinal Ferrari", dottore di ricerca in diritto dell'impresa, avvocato, ha iniziato la sua esperienza politica con la Democrazia Cristiana, per la quale è stato, tra l'altro, segretario provinciale del Movimento giovanile DC di Agrigento. Nel 1994, a seguito della trasformazione della DC nel PPI, decide di aderire al neonato partito Forza Italia, che vincerà le elezioni politiche del 27 e 28 marzo dello stesso anno. Nel 1996 si candida per la prima volta ed è eletto nel collegio di Agrigento per FI Deputato all'Assemblea Regionale Siciliana nella XII legislatura. Dal 2000 è capogruppo di FI all'Ars. Viene successivamente eletto alla Camera dei deputati nel 2001, nelle elezioni vinte dalla coalizione di centrodestra, assumendo l'incarico di vicepresidente del Comitato per la Legislazione, nella prima circoscrizione proporzionale della Sicilia. Dal 2005 è coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia. Succede a Gianfranco Miccichè, guidando la corrente maggioritaria di Forza Italia più fedele all'ex Presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro. Nelle elezioni politiche italiane del 2006, che vedono la vittoria dell'Unione di Romano Prodi, Alfano è eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione XXIV (Sicilia 1). Durante la XV Legislatura è componente della Commissione Bilancio di Montecitorio. Nelle elezioni politiche italiane del 2008 è rieletto alla Camera dei deputati con il Popolo della Libertà. Nelle grazie del nuovo Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il coordinatore siciliano è considerato uno dei giovani emergenti del partito. Dall'8 maggio 2008 è Ministro della Giustizia del governo Berlusconi IV. Succede a Luigi Scotti, che a sua volta aveva sostituito Clemente Mastella, dopo le dimissioni che avevano determinato la caduta del governo Prodi II. Con i suoi 37 anni è il più giovane Ministro della Giustizia della storia repubblicana. È stato indagato dalla Procura di Roma per abuso d'ufficio, ma successivamente il procedimento è stato archiviato. Il 27 luglio 2011 Alfano si dimette dalla carica di Guardasigilli. Dopo un anno turbolento per il Popolo della Libertà, segnato anzitutto dall'uscita di Futuro e Libertà prima dal partito e poi dalla maggioranza, a maggio 2011 si tengono le elezioni amministrative che segnano un netto arretramento del PdL e più in generale della coalizione a sostegno di Silvio Berlusconi. Immediatamente dopo l'esito di tali elezioni, il 1º giugno 2011, l'ufficio di presidenza del PdL decide di designare Alfano quale nuovo segretario politico del partito, carica ufficializzata il 1º luglio dopo la modifica allo statuto del partito che non prevedeva la figura del segretario, ma solo del presidente. Il suo primo provvedimento come neoministro della Giustizia nella quarta legislatura Berlusconi è stato il cosiddetto "lodo Alfano", legge approvata il 22 luglio 2008. Unica nel panorama europeo, essa prevede la sospensione dei processi a carico delle quattro più alte cariche dello Stato (Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera dei deputati e Presidente del Consiglio) per l'intera durata del loro mandato.  La legge è poi stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale nell'ottobre 2009, per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione Italiana.

Governo Letta: il sottosegretario alla Presidenza FILIPPO PATRONI GRIFFI

FILIPPO PATRONI GRIFFI (Napoli, 27 agosto 1955) è un magistrato italiano. Il 29 novembre 2011 ha assunto la carica di ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione del Governo Monti. Il 27 aprile 2013 è stato nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Letta. Di famiglia aristocratica napoletana, figlio di magistrato e parente del regista Giuseppe Patroni Griffi, è stato Presidente di sezione del Consiglio di Stato, ha ricoperto a lungo l'incarico tecnico di Capo dell'Ufficio legislativo del Ministero della funzione pubblica con i ministri Sabino Cassese (governo tecnico Ciampi), Giovanni Motzo (governo Dini), Franco Bassanini (primo Governo Prodi, Governo D'Alema II e secondo governo Amato) e Franco Frattini (Governo Dini). È stato inoltre Capo di Gabinetto del Ministro per le Riforme Istituzionali Giuliano Amato, nel Governo Prodi, capo di gabinetto della Funzione pubblica con il Ministro Renato Brunetta (quarto governo Berlusconi) e capo del Dipartimento affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio nel secondo Governo Prodi. È autore di saggi scientifici in tema di diritto amministrativo, semplificazione normativa e amministrativa, processo amministrativo. È stato inoltre nominato Segretario generale dell'Autorità del Garante per la protezione dei dati personali. Dal 15 dicembre 2009, è stato nominato membro della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT). 

Ecco a voi il Governo Letta...

ESTERI: Emma Bonino
ECONOMIA: Fabrizio Saccomanni
INTERNO: Angelino Alfano (Pdl)
GIUSTIZIA: Annamaria Cancellieri
DIFESA: Mario Mauro (Scelta civica per Monti)
LAVORO: Enrico Giovannini  (Presidente dell'Istat)
SVILUPPO:  Flavio Zanonato (Pd)
TRASPORTI:  Maurizio Lupi (Pdl)
POLITICHE AGRICOLE: Nunzia di Girolamo (Pdl)
AMBIENTE: Andrea Orlando (Pd)
ISTRUZIONE:  Maria Chiara Carrozza (Pd, Ex rettore dell'Istituto Sant'Anna di Pisa)
BENI CULTURALI:  Massimo Brai (Pd, Direttore editoriale Treccani)
SALUTE: Beatrice Lorenzin (Pdl)
AFFARI EUROPEI: Enzo Moavero Milanesi
COESIONE TERRITORIALE: il sociologo Carlo Trigilia
PARI OPPORTUNITA', SPORT E POLITICHE GIOVANILI: Josefa Idem (Pd)
AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE: Graziano Del Rio (Pd, Presidente dell'Anci)
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO: Dario Franceschini (Pd)
RIFORME COSTITUZIONALI: Gaetano Quagliariello (Pdl)
INTEGRAZIONE: Cecile Kyenge (Pd, originaria del Congo)
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SEMPLIFICAZIONE: Gianpiero D'Alia (Udc).

Filippo Patroni Griffi, già ministro del governo Monti, resterà al fianco di Enrico Letta nella veste di sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio.

Aumento IVA: 103 euro in più a famiglia l'anno!

Si avvicina la stangata dell'Iva: dal 1 luglio l'aliquota del 21% salirà al 22%. Per il 2013 il costo complessivo a carico dei consumatori sarà di 2,1 miliardi di euro, dal 2014 toccherà i 4,2 miliardi, con un aggravio medio annuo che arriverà fino a 103 euro a famiglia (nucleo familiare di 4 componenti).

venerdì 26 aprile 2013

Governo Letta: che fine ha fatto Renzi?

Cosa si cela dietro il ritrovato aplomb del giovane rottamatore? Per il momento sono solo spifferi, voci di corridoio, ma i bene informati non hanno dubbi: sotto c'è un accordo, un patto "semi-segreto" tra il sindaco e il premier incaricato. Con l'immancabile zampino di Massimo D’Alema. Una sorta di piano B (quello che Bersani non aveva) in grado di trovare la quadratura del cerchio e lasciarsi alle spalle le convulse giornate quirinalizie. Letta al governo (con appoggio indiscusso di tutti i renziani, che non metteranno in discussione neppure i nomi degli "impresentabili" targati Pdl), e  Renzi alla guida della segreteria del Pd post-bersaniana.  E D'Alema? Deus ex machina, of course.

Governo 2013: Abolire il Porcellum e poi si può parlare di programmi!

Si riorganizzano i monarchici siciliani...

Michele Pivetti, quarantenne avvocato palermitano, è stato nominato Commissario Straordinario per la Regione Siciliana dell’Umi, l’unione monarchica italiana, associazione che ha 69 anni di vita e conta oltre 76.000 iscritti in tutta Italia. Michele Pivetti proviene da una famiglia di tradizioni monarchiche il cui esponente di spicco fu l’On. Ernesto Pivetti, già sindaco di Palermo e più volte deputato protagonista di quel periodo del boom economico di Palermo tra gli anni 50 e 60.

giovedì 25 aprile 2013

Governo: Letta entro fine settimana Quirinale

Consumatori: Fiducia in aumento!

Culturability – Bando per nuove startup culturali

Culturability si propone come uno spazio in cui la cultura genera innovazione e occupazione con progetti a forte impatto sociale promossi da giovani tra i 18 e i 35 anni. La Fondazione Unipolis, del Gruppo Unipol, lancia il bando "Culturability, fare insieme in cooperativa": 200.000 euro e una rete di partner che daranno assistenza nella costituzione delle imprese.
La cifra di 200.000 euro sarà suddivisa fra un massimo di 10 progetti che verranno selezionati fra quelli presentati nel bando, con un contributo di 20.000 euro per ciascun progetto.
Fai in fretta, il bando scade il 30 aprile 2013!

mercoledì 24 aprile 2013

2013: Governo Letta

I vicepremier dovrebbero essere lo zio di Enrico Letta, Gianni, oppure Angelino Alfano, e Mario Mauro. All'Economia, scartato per ora Monti, dovrebbe andare Fabrizio Saccomanni o il saggio Salvatore Rossi, entrambi uomini di Bankitalia.  Allo sviluppo economico Passera sarebbe stato scalzato dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini. Violante (PD) ha ormai conquistato il Ministero della Giustizia, mentre alle Riforme il più serio candidato è Quagliariello (PDL). Agli Interni confermata Anna Maria Cancellieri, mentre per gli Esteri in pole c'è Massimo D’Alema. All'Istruzione c'è il ritorno di Mariastella Gelmini (già ministro con il PDL), mentre al ministero del Lavoro dovrebbe andare l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino.

ALLETTATI!

Governare sarà un impresa per il nuovo presidente incaricato Enrico Letta. Tutti cercheranno di fargli le scarpe: i suoi compagni di partito impegnati a farsi la guerra tra loro, Berlusconi che non vede l'ora di potere incassare con il voto i gentili omaggi che i suoi avversari riescono sempre a fornirgli, i grillini che gridano all'inciucio e non perdono occasione per aizzare la piazza.
Bisogna puntare a fare poche cose ma buone: legge elettorale, tagli alla spesa pubblica e ai costi della politica, qualche provvedimento che favorisca la crescita.
Poi si ridia la parola agli elettori e soprattutto alle preferenze!!!

domenica 7 aprile 2013

2012: 80.000 Italiani sono "scappati" dall'Italia

L'Aire (l'anagrafe degli italiani all'estero), scrive che nel 2012, 80mila concittadini sono espatriati per lavoro. La fascia di età è compresa fra i 20 e i 40 anni, sono più uomini (trentenni) che donne e le regioni di provenienza sono la Lombardia, il Veneto e la Sicilia, con una netta prevalenza dei lombardi. La destinazione preferita è la Germania, seguono la Svizzera e la Gran Bretagna.

M5S: Grillino incazzato con Grillo...

Caro Grillo, dato che dall'alto della tua arroganza da dittatore in erba che gioca con questo paese come un bambino fa coi suoi soldatini, ti permetti di trattare tutti allo stesso modo - che si tratti di giornalisti, politici, persone comuni, o tuoi stessi elettori che hanno osato mettere in discussione il tuo Verbo, ponendo domande, sollevando dubbi o provando semplicemente a chiedere quella partecipazione che avevi loro promesso durante la campagna elettorale - mi permetto di replicare al tuo appuntino da maestro onnisciente con la mia personalissima lista di punti per i quali credevo di aver fatto bene a votare Movimento 5 Stelle:

1) Per non sentirmi dire cosa pensare dall'ennesimo tuttologo prepotente che piega l'opinione della gente al suo interesse personale, e strumentalizza la sofferenza di un intero paese per terzi scopi che nulla hanno a che fare con il bene collettivo.

2) Per poter dire finalmente la mia nei processi decisionali che avrebbero dovuto caratterizzare il nuovo percorso di questo paese.

3) Per affidare il mio interesse di comune cittadino a dei cittadini comuni e disinteressati.

4) Per porre fine all'era populista e inconsistente, e dare inizio a una nuova era politica e costruttiva.

5) Per una società orizzontale, senza gerarchie e decisioni calate dall'alto.

6) Perché uno vale uno.

7) Per la meritocrazia.

8) Per avere anche un solo motivo che mi portasse a dire "forse vale la pena di restare".

9) Perché da attivista coi miei 5 anni di fatiche alle spalle, avrei voluto trovare un valido interlocutore con il quale far squadra.

10) Per una politica finalmente aperta e trasparente.

Bene, le mie illusioni sono svanite a distanza di un mese dalle elezioni. Vi ho votato sia alle comunali che alle Regionali in Sicilia. Per le prime non abbiamo avuto successo, per le seconde non ho motivo di pentirmi della mia scelta. Il modello Sicilia funziona, è vero. Ma funziona perché un governo quanto meno esiste, e se quel governo esiste è solo perché non era necessaria la fiducia dei grillini per farlo partire. Se il governo in Sicilia non fosse partito, a quest'ora non avreste potuto dimostrare tutto ciò che avete da dimostrare. Quindi non ti riempire la bocca del "modello Sicilia" se non hai alcuna intenzione di replicarlo a livello nazionale.

Da tempo hai perso la mia stima. Ma ho continuato a mantenerla intatta nei ragazzi del Movimento 5 Stelle. Non mi importa del leader, se c'è una base compatta che agisce autonomamente e prende le decisioni giuste. Purtroppo, sei venuto meno anche all'unico merito che ti avevo sempre riconosciuto: il non interferire con l'attività di chi governa.

Adesso non solo interferisci eccome, ma non sei nemmeno stato eletto, il che rende la cosa ancora più grave. Sono stufo dei tuoi anatemi, dei tuoi sputi dal palco, della tua violenza verbale, del perpetuo clima da campagna elettorale, del tuo populismo spiccio. E' un'escalation continua verso il delirio! Non ti riconosco nemmeno più se ti paragono al Grillo di qualche anno fa. Stai trasformando il Movimento 5 Stelle in una setta, dove chiunque non è allineato col tuo pensiero viene subito tacciato di cospirazione col nemico, di appartenenza a vecchie logiche, e se insiste viene epurato. E sarebbe questo il nuovo? Questo è il vecchio, anzi...vecchissimo! Si chiama fascismo.

Come se non bastasse, adesso devo anche subire i tuoi quotidiani insulti, insulti nel vero senso della parola, oltre che all'intelligenza. O forse dovrei specificare meglio, devo subire i VOSTRI insulti. Si perché devi sapere che le stesse critiche le ho mosse all'interno del Movimento 5 Stelle Sicilia, e in tutta risposta mi hanno detto che ho fatto male a votarli (ma guarda un po') e che sono soltanto, udite udite, un "berlusconiano rosicone"! Io che non ho mai votato il nano malefico neanche una sola volta in tutta la mia vita, a differenza di tanti tuoi elettori e attivisti! Io che Berlusconi lo schifavo già in fasce, e molto prima che il Movimento 5 Stelle nascesse!

Ho visto proprio di tutto. Chiunque osi sollevare una voce, è un colluso cospiratore. Un clima degno di Scientology!

In tutto ciò, dov'è finita la partecipazione democratica? Dove sono finite le consultazioni popolari? Te ne guardi bene adesso eh? Il paese è ad una svolta cruciale e tu non chiedi alle gente cosa desidera in questo momento?! Lo streaming arriva solo quando vi dovete fare belli mentre dite di NO a un Bersani che striscia ai vostri piedi! Si, perché checché tu ne dica è questo che sta facendo ormai; ma tu continui a evocare un inciucio PD-PDL, nella speranza che arrivi davvero...così magari il tuo totalitario 100% alle prossime elezioni lo ottieni davvero. E cos'è questa storia che può votare solo chi è iscritto al sito del Movimento 5 Stelle? Forse ti sfugge il banale concetto che adesso rappresentate l'intera nazione! Compresi gli elettori di PD, PDL e Lista Civica! O forse credi che la nonnina di 80 anni che abita in paese si connetta al tuo blog per andare a votare? Credi che il pensiero umano debba coincidere con la tua filosofia? Pensi che gli altri non siano degni di essere rappresentati? Se la pensi così, come purtroppo temo, allora c'è solo da avere paura perché il paese con te rischia solo una deriva totalitarista.

Mi preoccupi Grillo, mi preoccupi seriamente, perché nelle tue parole vedo solo odio. Speravo nell'autonomia intellettuale dei deputati e senatori eletti, ma vedo che anche loro stanno cedendo alle tue pressioni psicologiche. Quando l'unica strategia di governo diventa la vendetta, non può venir fuori nulla di buono.

Altro che uno vale uno, più che Grillo mi sembra di sentire il MARCHESE del Grillo: "io so io, e voi non siete un cazzo!". Mi sa che il potere ti ha dato alla testa, e quando con appena un 25% pretendi un governo, dopo aver tra l'altro dimostrato di non esserne all'altezza, mi appari allo stesso livello di un Berlusconi che pretende la presidenza della Repubblica.

Avevate la possibilità di governare! Chi è il PD lo sappiamo tutti, non c'è bisogno che ci ricordi quotidianamente la scoperta dell'acqua calda. Avevate però l'opportunità di costringere il PD a governare, e a governare bene! La soluzione era la più auspicabile. Un Bersani che governa con la pistola puntata alla tempia ve lo immaginate? Si sarebbero potute fare tante, tantissime cose! E al primo passo falso, avreste potuto fare cadere il governo...e lo avreste fatto da eroi! Senza contare che vi sareste pure tolti dall'imbarazzo di dover governare direttamente senza avere di fatto alcuna esperienza. E invece? Invece nulla. Avete scelto la mossa più stupida, o meglio...HAI scelto la mossa più stupida. Ho sperato sino all'ultimo che il gregge non ti seguisse, che si facesse valere l'art. 67 della Costituzione. Ma ho capito alla fine che la paura ha vinto. Quindi adesso evita di venirmi a dare le tue lezioncine di morale su come si cambia, perché qui l'unico che non ha voluto cambiare sei tu...e lo hai fatto nel modo più squallido, dimenticando i principi basilari di una democrazia.

Lo abbiamo già avuto un comico che ha indottrinato le masse con le sue barzellette per quasi 20 anni, non credo ce ne serva un altro. Dall'altro lato della barricata c'è un paese che soffre, che non arriva a fine mese, che non ha prospettive di lavoro e di futuro, che non può farsi una famiglia, che si ammala e non riceve cure, che paga tasse senza ricevere servizi, che ha perso le speranze. La crisi non è un gioco Grillo, la crisi la gente la vive per davvero a differenza tua. E tu insulti questo paese con le tue cazzate. Tu dai del colluso all'operaio che viene licenziato, dai della cospiratrice alla casalinga che non riesce a pagare le bollette, dai del venduto al prete che prova a mandare avanti la sua missione. Tutta gente che non necessariamente la pensa come te, ma che ha una voglia di cambiamento autentica, e non costruita come la tua, da bravo attore quale sei. La rabbia di questa gente è vera, e tu ti permetti di elargire giudizi senza sapere un cazzo.

Caro Grillo permettimi, ma questa volta a fanculo ti ci mando io.

sabato 6 aprile 2013

M5S: Grillo sa solo fare opposizione e criticare.

L'unica cosa che preoccupa Grillo è non perdere troppi pezzi per strada ma è comunque disposto a perderne qualcuno. Non ci sarà alcun cambiamento di rotta, al massimo qualche testa in meno. Grillo afferma di poter accettare solo un Governo 5 Stelle perchè sa benissimo che non può essere dato il mandato a chi non ha neppure la maggioranza relativa in nessuna delle due camere; è solo uno specchietto per le allodole al solo e unico egoistico fine di stare all'opposizione così da non perdere consensi! Stare al governo significherebbe essere esposto a continue critiche di operato che porterebbero ad una veloce disfatta del movimento.

Deputato M5S: lui prende 5000 euro di stipendio, invece è disposto a pagare i suoi collaboratori al massimo 600 euro.

Ars, legge elettorale amministrative 2013: due preferenze al consiglio comunale purchè una per un uomo e l'altra per una donna.

A partire dalle elezioni di giugno per il rinnovo degli orgnani amministrativi in 150 comuni siciliani, entrerà in azione la nuova riforma, con la possibilità quindi di votare per due candidati al consiglio comunale purché siano un uomo e una donna.

giovedì 4 aprile 2013

M5S: Currò vale uno!

Il deputato del M5S Currò non andrà a incontrare Grillo. "E' surreale che 163 persone si muovano per andare incontro a una sola. Venga lui da noi, qui in Parlamento. Saremo felici di confrontarci!"

I Gratta e Vinci soliti non bastavano a consumare centinaia di poveri Italiani, adesso un App ti permetterà di grattare direttamente da Smartphone o Tablet!

Il deputato del M5S Currò attacca Grillo: non siamo automi!

Il deputato siciliano del M5S Tommaso Currò contesta il suo leader e chiede se non un accordo almeno un confronto con il Pd.