Gian Luigi Placella, consigliere comunale del M5S a Venezia, ha scritto una lettera a Beppe Grillo; di seguito i passi salienti:
Sono molti, tra quella gente che aveva finalmente cominciato a respirare
la svolta, quelli che ora mi fermano per strada e mi dicono: “Sono
sconcertato, preoccupato, vi ho votato per cambiare e
voi state fermi ed aspettate che siano gli altri a sbagliare senza
accorgervi o voler ammettere che l’inerzia è peggio dell’errore”.
Chi ci ha votato ha creduto nella democrazia diretta via web di cui gli
eletti sarebbero stati i portavoce. Ma il web resta muto; o meglio la
sua voce, sparsa e non incanalata su una piattaforma
aperta, resta sconnessa dai terminali, non arriva ai nostri
dipendenti.
Quegli eletti che oggi non hanno argomenti completamente convincenti
a giustificare la chiusura, la sordità verso gli appelli di un paese
che implora un segnale di movimento, di ripresa del
cammino, un segno per riprendere a sperare.
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