L’appalto da 350 mila euro (che tra rinnovi e altri servizi poteva arrivare a un milione e 600 mila euro) è stato affidato senza alcuna procedura di gara pubblica dunque equivalente a una sorta di esternalizzazione vietata dalla Regione Siciliana; visto il valore dell’appalto, infatti, si sarebbe dovuto fare un bando di gara di rilevanza comunitaria, a meno che il servizio non potesse essere offerto esclusivamente dalla società del marito della senatrice Finocchiaro, ma decisamente non era questo il caso.
venerdì 24 dicembre 2010
Altra tegola sul PD siciliano: adesso la Finocchiaro darà mandato ai suo legali contro gli ispettori?
“L’affidamento a privati dell’organizzazione e dell’informatizzazione del Pta di Giarre evidenzia profili di illegittimità”: è questa la conclusione a cui arrivano gli ispettori, incaricati dall'assessore alla sanità Massimo Russo, dopo 10 pagine di relazione.
L’appalto da 350 mila euro (che tra rinnovi e altri servizi poteva arrivare a un milione e 600 mila euro) è stato affidato senza alcuna procedura di gara pubblica dunque equivalente a una sorta di esternalizzazione vietata dalla Regione Siciliana; visto il valore dell’appalto, infatti, si sarebbe dovuto fare un bando di gara di rilevanza comunitaria, a meno che il servizio non potesse essere offerto esclusivamente dalla società del marito della senatrice Finocchiaro, ma decisamente non era questo il caso.
L’appalto da 350 mila euro (che tra rinnovi e altri servizi poteva arrivare a un milione e 600 mila euro) è stato affidato senza alcuna procedura di gara pubblica dunque equivalente a una sorta di esternalizzazione vietata dalla Regione Siciliana; visto il valore dell’appalto, infatti, si sarebbe dovuto fare un bando di gara di rilevanza comunitaria, a meno che il servizio non potesse essere offerto esclusivamente dalla società del marito della senatrice Finocchiaro, ma decisamente non era questo il caso.
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