L’appalto da 350 mila euro (che tra rinnovi e altri servizi poteva arrivare a un milione e 600 mila euro) è stato affidato senza alcuna procedura di gara pubblica dunque equivalente a una sorta di esternalizzazione vietata dalla Regione Siciliana; visto il valore dell’appalto, infatti, si sarebbe dovuto fare un bando di gara di rilevanza comunitaria, a meno che il servizio non potesse essere offerto esclusivamente dalla società del marito della senatrice Finocchiaro, ma decisamente non era questo il caso.

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