Prima busta paga per i cittadini-deputati
Cinque Stelle. È la retribuzione di un mese e mezzo di lavoro. Aprile e
metà marzo. Diaria, rimborsi forfettari, indennità,
assistenza sanitaria, previdenza, tutto. Cifra complessiva: diciannovemila euro.
Un tesoretto. I cittadini-deputati hanno promesso di
restituirne una parte. Quale? Quanta? Dibattito in corso da settimane.
Ecco, il punto è proprio questo. Fino ad ora, i grillini non hanno deciso e restituito alcunché.
Hanno intascato, come i loro colleghi della Casta, la bellezza di più
di 19.000 euro; non hanno prodotto alcun documento per certificare
quanto essi abbiano speso per soggiornare nella Capitale, onde ottenere,
legittimamente, un rimborso spese congruo (e non truffaldino e "gonfiato").
Ad oggi, si sono limitati a chiedere ai Presidenti
delle Camere di aprire due conti correnti su cui far confluire, in futuro, i soldi che vorranno restituire e il cui ammontare, però, è, allo stato attuale, ignoto a tutti.
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