Il nodo sarebbe la richiesta di un passo indietro di Berlusconi da candidato premier,
a cui la Lega non intenderebbe rinunciare per stringere l'alleanza con
il Pdl. Al Cavaliere, Maroni e i suoi riconoscerebbero il ruolo di capo
della coalizione, ma non quello di premier che invece andrebbe ad Angelino Alfano.
Il ritorno in campo del
Cavaliere
rischierebbe di attirare pochi voti in più dalle file dei delusi del
Pdl, nonchè disperderebbe l'elettorato leghista contrario a una nuova
alleanza con Berlusconi e galvanizzato dal nuovo corso 'solitario' di
Maroni.
A conti fatti, temono i 'lumbard', i rischi potrebbero superare di gran lunga i benefici!
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