sabato 8 dicembre 2012

Sto benedetto spread!!!

In tempi di spread in discesa lo Stato ha parecchie agevolazioni. Innanzitutto perché gli interessi pagati sull’enorme debito pubblico (si sfiorano i 2 mila miliardi di euro) tendono a diminuire. Mediamente gli interessi pagati ammontano a 80 miliardi di euro annui e se tale valore aumenta lo Stato incrementerà la pressione fiscale o taglierà i servizi (in ogni modo sarà il cittadino o l’impresa a dover pagare il conto). Basti pensare che un aumento di 100 punti di Pil incide di circa 0,2 punti percentuali sul Pil pari a circa 3 miliardi di euro. Considerando che lo spread da primavera sino ad oggi è sceso di almeno 150 punti, sono stati recuperati circa 4,5 miliardi, stessa cifra che si prevedeva di incamerare attraverso il taglio irpef.

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