Il Trota avrebbe utilizzato i soldi destinati al gruppo consiliare del
carroccio per tutta un serie di spese personali: videogiochi, sigarette e
bibite, soprattutto la bevanda energetica 'red bull'. La Minetti,
avrebbe fatto acquisti personali con rimborsi del Pirellone per decine
di migliaia di euro. Tra le sue spese figurano 16 euro serviti ad
acquistare il libro 'mignottocrazia' di Paolo Guzzanti, ma poi anche una
serata da 832 euro all'Hotel principe di Savoia, una cena da 6 coperti
al ristorante 'Giannino' da 430 euro, e per finire l'acquisto di un
i-pad da 750 euro, nonostante ciascun consigliere lombardo ne riceva già
uno in dotazione dalla Regione.
Secondo l'ipotesi accusatoria, sono tutti accusati di peculato
per aver utilizzato per fini personali risorse destinate ad attività
istituzionali. Da indiscrezioni, si tratterebbe di soldi pubblici pari,
secondo l'accusa, a milioni di euro ogni anno.
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