E’ innegabile che nel nostro paese
l’energia prodotta dal fotovoltaico abbia avuto un successo senza
precedenti. I corposi incentivi a tale tipo di tecnologia hanno permesso
di creare un settore che occupa allo stato attuale circa 100 mila
lavoratori e raggiunge oramai una potenza di almeno 17 gigawatt, tanto quanto 17 centrali nucleari.
Però, gli addetti ai lavori sanno che
l’esaurimento dei fondi statali è imminente, dal momento che il legislatore ha stabilito
la cessazione degli incentivi quando si raggiungerà il tetto dei 6.7 miliardi di euro annui, limite che verrà raggiunto entro i primi mesi del 2013. Per questo motivo si sta tornando a parlare
insistentemente di Grid Parity: il punto nel quale il costo di
produzione di energia elettrica da fotovoltaico è pari almeno a quello
dell’energia prelevata in rete. Tale obiettivo, nell’immediato, potrà
essere forse raggiunto dai piccoli impianti ubicati nelle zone più
assolate (Sicilia o Puglia), o da qualche grande impianti con
percentuali di autoconsumo molto elevate. Per tutti gli altri impianti la Grid Parity
resta una chimera.
Ecco allora che, per tutelare una promettente
tecnologia ed i nuovi posti di lavoro creati, gli addetti ai lavori
invocano una prosecuzione degli attuali incentivi o nuove forme
agevolative.
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